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coffee cold cream – caffè nero bollente

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Esistono in giro tantissime ricette di cold cream, ma questa è in assoluto la mia preferita: il caffè stimola la micro-circolazione, quindi è ottima per rughe di espressione e occhiaie, è molto nutriente vale a dire perfetta per il cambio di stagione e in più dona un leggero colorito ambrato uniforme.

La cold cream è un’emulsione che rispetta delle dosi precise, almeno all’inizio, poi si può sperimentare e variare, seguendo i propri gusti e le proprie inclinazioni. Per adesso vediamo una ricetta che rispetta le percentuali classiche, che sono:

  • 13% cera
  • 54% grasso
  • 33% liquido

In questo caso io ho utilizzato

  • 13 gr. Di cera d’api di opercolo
  • 20 gr. Di olio di mandorle dolci
  • 34 gr. Di burro di karitè puro, naturale e senza parabeni
  • 33 gr. di caffè dello studente

Grattate la cera d’api con una grattugia per verdura e mettetela in un pentolino a bagno maria a sciogliersi. Quando comincia a diventare liquida, aggiungete il burro di karitè e l’olio di mandorle dolci. La temperatura che deve ragiungere è compresa tra i 60°C e i 70°C, quindi tenete d’occhio che non si formino bollicine ma che gli ingredienti siano solo sciolti.

Fate il caffè ben ristretto, se siete coraggiosi, potete fare quello che quando facevo l’università ho conosciuto come caffè dello studente: al posto dell’acqua nella moka versate caffè avanzato dalla precedente macchinetta e poi poca polvere nel filtro, viene molto forte e vi sconsiglio di berlo, ma per questa preparazione andrà benissimo ed è un buon modo per riciclare il caffè avanzato. In alternativa utilizzate un caffè forte e ristretto.

Quando il caffè sarà pronto, lasciatelo intiepidire e versatelo nei grassi e nella cera liquefatti, devono essere ancora caldi quando comincerete a frullare. Io utilizzo per questa fase del processo un mixer a immersione usato di solito per montare in casa il latte del cappuccino ( un frullino quindi ), meglio se elettrico, così non rischiate di arrivare a metà del processo con le batterie che vi abbandonano!

Cominciate a frullare per diversi minuti, fino a che vedrete che il mixer non servirà più e si bloccherà perchè l’emulsione sarà densa: passate al cucchiaio di legno e mescolate vigorosamente fino a che la crema non diventi spumosa. La difficoltà infatti sta nel tenerla sempre in movimento fino a che non tornerà più indietro: utilizzando la cera d’api infatti si rischia che tutto il composto si solidifichi.

Quando la crema avrà raggiunto una bella consistenza e , dopo alcune ore o meglio ancora dopo una notte, potrete riporla nei contenitori e utilizzarla come preferite. È una lavorazione semplice e che vi darà grande soddisfazione, provatela e sappiatemi dire.


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